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domenica 21 giugno 2015

Il pensiero positivo e la catena dei si

Ecco due tecniche molto semplici che servono a rompere il ghiaccio con il cliente, soprattutto quando siamo in punto vendita oppure in ufficio.


  • Pensiero positivo 
  • Catena dei si
Il pensiero positivo è fondamentale ed addirittura alcuni venditori lo insegnano ai propri figli all'età di 4 anni.
Il nostro cervello è una grande macchina capace di fare cose egregie ma un pochino troppo schematico e facile da manipolare.
Quando alla mattina ci alziamo, pronti per andare al lavoro, già davanti allo specchio, facciamo un bel sorriso, diciamoci che ci vogliamo bene e che siamo i migliori e poi usciamo con un bel sorriso, tranquilli, senza correre.
Smettiamo di incasinarci la vita e proseguiamo verso il lavoro con un bel sorriso.
Il nostro cervello ci aiuterà ad essere tranquilli e a posto con noi stessi. Gli altri ci vedranno contenti, sereni e saranno più ben disposti verso di noi.
E' sempre meglio avere a che fare con persone allegre e vincenti che con musoni, pettegoli e perdenti.
Entra anche tu nel club dei vincenti...e muovi i primi passi per diventare un venditore meraviglioso.
Sai quanti venditori in negozio adottano questa tecnica? Più o meno il 50%. 
E pensa che non costa nessuna fatica e ti può dare ottimi risultati. 

Per quanto riguarda la seconda tecnica, ricorda sempre che il nostro cervello e li per ascoltare e per essere manipolato, 
Quando parli con un potenziale cliente fai domande che presuppongono una risposta affermativa, ripeti un altra domanda che presuppone una risposta affermativa poi chiedi se ha capito bene e se puoi fare vedere meglio il prodotto in funzione (per esempio) ma sempre tenendo presente le risposte che dovranno essere necessariamente affermative.
Quando il cliente avrà detto si, si, si, si allora potrai tentare la chiusura, chiedendo per esempio, " allora facciamo questo??" oppure " questo glielo incarto?'.
Il potenziale cliente dirà quasi certamente di si.
Sapete quanti venditori da negozio usano questa semplice tecnica? Più o meno il 50%!!

mercoledì 17 giugno 2015

Aumentare le vendite senza sforzarsi

Le vendite queste sconosciute:
Diciamo che vendere bene e tanto è una arte che non si impara sul campo o sui libri ma è un dono innato. Purtroppo se dovessimo calcolare solo le vendite dei "marziani" venditori, non ci sarebbero che poche aziende produttrici e sarebbero molto, molto care.

In effetti anche le persone normali, chi più chi meno, vendono prodotti e tutti e dico proprio tutti, vendiamo qualcosa tutti i giorni dalla mattina alla sera.
Ecco che questi venditori "terrestri" si rivolgono a corsi di vendita, video di vendita e leggono libri sulla vendita per migliorare il proprio appeal di vendita e possibilmente sbarcare il lunario.

Oggi voglio darvi due/tre  piccolissimi suggerimenti per incrementare le vendite senza fare fatica e senza dovere stravolgere la vostra vita ma soprattutto senza crearvi patemi d'animo.


Suggerimento numero uno: non fare parte del club!

Joe Girard, il venditore numero uno al mondo di automobili affermava che i suoi colleghi una volta in ufficio o in area vendita indugiavano per diverse ore al giorno a parlare tra di loro di come la concorrenza facesse meglio, come il marketing della propria azienda fosse inadeguato e come i compensi fossero da fame per poi andare a pranzo e ritornare in area vendita a criticare l'azienda o ad elogiare la concorrenza di nuovo.
Questo è un cerchio senza fine. 
E' evidente che l'erba del vicino è sempre più verde ma a tutto c'è un limite.
Appena si entra in ufficio si deve cominciare a lavorare per sbrigare tutte quelle faccende che servono da logistica alla vendita.
Si devono sbrigare due telefonate, due assistenze, due lettere e due informazioni.
Si deve cosi iniziare a vendere già dal primo cliente e agganciare sempre l'ultimo ritardatario. Se si prendono la briga di entrare per primi in negozio alla mattina e se decidono di rimandare la cena di un ora un motivo ci sarà?
Forse hanno un problema che voi potete risolvere e se forse hanno un problema forse hanno anche i soldi in tasca per poterlo risolvere.
Ed ecco tac tac già due vendite fatte!!
Se poi durante tutta la giornata evitiamo di parlare del più e del meno ma raddoppiamo i contatti evidentemente raddoppieremo anche le vendite senza effettuare azioni aggiuntive (Joe Girard docet).

Suggerimento numero due: chiedi se serve anche questo!!

Quando un cliente acquista un prodotto qualsiasi, chiedere sempre prima che si allontani se serve anche un prodotto complementare.
A Parma dal 1950 al 2014 esisteva una bar famoso per le colazioni domenicali. Tutti i parmigiano più di una volta nella loro vita sono andati a fare colazione la domenica mattina in quel bar e una cosa che rimaneva in mente, forse anche un poco buffa era proprio quella domanda: "oltre al cappuccino vuole anche un cornetto?", "con il caffè vuole anche il bombolone?", "metto anche due cannoncini?"

Alla fine della mattinata il bancone delle paste era vuoto e vi posso assicurare che non era piccolo.
Questo per dire che il cliente spesso si dimentica di un acquisto secondario oppure cerca di posticiparlo.
Se vi acquistano una latta di pittura non c'è niente di male a ricordare all'acquirente se abbisogna anche di pennelli o di nastro per pittura: sono sempre qualche euro in più che alla fine della giornata possono fare la differenza.

Suggerimento numero tre: biglietti da visita, volantini, tabloid

Ogni azienda sia piccola che grande che multinazionale che di campagna utilizza la pubblicità per farsi conoscere (!!??)
E così stampa periodicamente dei biglietti da visita, dei volantini o dei cataloghi.
Intendiamoci bene: qualsiasi formato e qualsiasi nome vogliamo dare a questo materiale la sua funzione è la medesima: fare pubblicità al marchio/negozio.
E vanno tutti utilizzai alla medesima maniera: vanno dati in mano al cliente in un modo o nell'altro.
Una volta che il cliente ha in mano un volantino o un catalogo della vostra azienda lo leggerà e lo avrà impresso in memoria.
Quando vorrà acquistare qualcosa utilizzerà quella memoria nel processo d'acquisto e voilà: se sarete fortunati e bravi acquisterà da voi.
Quindi aprite la scatola piena dei biglietti da visita che avete di fronte sulla vostra scrivania ed iniziate a distribuirli alle persone con cui parlate durante il giorno.
Guardate sotto la cassa e prendete quella scatola di volantini e quando uscite dalla macchina prima di entrare in casa, distribuitene sotto i tergicristalli delle macchine in parcheggio.
Per quanto riguarda quelle scatole la in fondo al magazzino abbandonate da tempo, mettetele nella vostra auto e quando entrate in un bar per il caffè lasciatene due o tre.
Quando il messaggio della vostra azienda gira e si muove sul territorio prima o poi una vendita la farete anche voi.
Vi do un dato: tra volantini e pubblicità varia il ritorno è dall'1% al 3% (soprattutto sui volantini).

Quindi forza e coraggio a distribuire tutta la pubblicità che avete.


martedì 16 giugno 2015

Grexit -GIUGNO 2015

Stiamo aspettando fine mese di giugno per sapere cosa deciderà l'Europa di Bruxelles in occasione della tanto paventata uscita della Grecia dal sistema Euro.
Ma vediamo velocemente la situazione:

Risultati immagini per partenone

Tsipras non può accettare le richieste esose della Ue perchè gli farebbero perdere qualunque tipo di elezioni e soprattutto non sarebbe giusto per il popolo greco tagliare ancora la spesa dell'1,5% anno.
E quindi non accetterà nessun tipo di accordo dalla Ue.

Il fabbisogno corrente greco per fare funzionare la macchina statale è poco più di 300 mld di €: una cifra cosi piccola si potrebbe reperire anche sul mercato secondario tanto amato dai piccoli risparmiatori e dai fondi di investimento, anche trascinato dalla promessa di lauti interessi (oltre il 10%),

L'economia greca ne risentirebbe in positivo in quanto è una economia chiusa per il 75% e per il restante costruita  sul turismo che avrebbe solo di guadagnato a ritornare alla Dracma e ad una pesante svalutazione.
Quindi possiamo certo affermare che la scelta in titoli governativi greci è un ottimo investimento visto nel medio periodo: massimo cinque anni di orizzonte.

lunedì 15 giugno 2015

Comprate le Salvatore Ferragamo (consiglio spassionato)

Quando una persona diventa ragioniere ha fondamentalmente due strade:


  1. fregarsene del diploma ed avviare la sua vita verso un futuro più promettente.
  1. diventare ragioniere nel sangue e nella testa e cominciare la vita da scrivania.

Vivere una vita da scrivania non vuole necessariamente significare un posto di lavoro in ufficio, ad esempio io sono nel commercio da trent'anni e sono principalmente sulla vendita, ma una vita da scrivania significa avere la scrivania dentro di se.
Vuole dire sognare la scrivania, sognare la lettura del quotidiano appena arrivati in ufficio ed aprire le carpette e sbrigare le "pratiche"... la sonorità di questa parola rievoca tempi andati, ormai lontani, qualcosa di polveroso racchiuso in carpette avana...
E soprattutto leggere il Sole24.
Ed ecco quindi che mi permetto di consigliarvi un titolo da acquistare per il vostro portafoglio:7
Salvatore Ferragamo.Ecco come si presenta:


L’effetto cambi si fa sentire sull’andamento di Salvatore Ferragamo nel primo trimestre dell’anno. Il gruppo del lusso italiano ha registrato nel periodo un incremento dei ricavi consolidati del 10% a 327 milioni di euro (+2% a cambi costanti), con un contributo particolarmente positivo del mercato americano e di quello asiatico. Nel primo caso l’aumento del fatturato è stato pari al 16,2% (+2,6% a cambi costanti) a 74 milioni di euro, pari al 22,6% dei ricavi totali. L’Europa vale un po’ di più (26,1% in calo dal 28,1% del 2014), ma ha avuto una crescita più contenuta con un +1,5% a 85,281 milioni (+0,6% a cambi costanti). Il primo mercato per il gruppo resta l’Asia Pacifico con il 36,6% del fatturato totale. Nell’area Ferragamo ha registrato nei primi tre mesi dell’anno un incremento dell’11% dei ricavi a 119,86 milioni (+0,2% a cambi costanti). Positiva anche l’evoluzione delle vendite in Giappone, con un +4,8% (+5,7% a cambi costanti) a 31,8 milioni (pari al 9,7% del fatturato consolidato), mentre in Centro e Sud America il balzo è stato del 27,6% (+18,7% a cambi costanti) ma con numeri assoluti ancora contenuti a 16,2 milioni (5% dei ricavi totali).

In miglioramento anche i parametri della redditività. Il risultato operativo lordo (Ebitda) nel periodo è aumentato del 16% a 61 milini di euro, con un’incidenza sui ricavi salita al 18,7% dal 17,7% dello stesso periodo del 2014. L’utile netto si è così attestato a 31,8 milioni con un incremento del 17% sul primo trimestre dell’anno precedente. A fronte dell’andamento del primo trimestre, in assenza di particolari turbative di mercato, il gruppo stima un «ulteriore crescita anche per il 2015», ha sottolineato la società.
A livello patrimoniale, poi, a fine marzo il gruppo aveva un capitale circolante netto di 309 milioni (+22%). In crescita anche gli investimenti, saliti del 26% a 12 milioni «principalmente riconducibili alle attività di apertura di nuovi punti vendita e di ampliamento e rinnovamento di quelli esistenti, nonché al proseguimento dei progetti di integrazione logistica e digitale (ProgettoMarlin e E-commerce)» si legge in una nota. A fine marzo l’indebitamento finanziario netto si era ridotto a 34 milioni dai 49 milioni di fine dicembre 2014, «grazie alla significativa generazione di cassa, infatti, nel corso dei primi tre mesi del 2015 il Gruppo ha generato un flusso di cassa operativo pari a 45 milioni di euro, rispetto ai 16milioni di euro dello stesso periodo del 2014».
Il titolo Ferragamo ieri ha chiuso in rialzo del 2,59% prima della diffusione dei risultati, portando così il saldo degli ultimi sei mesi in positivo del 50%.
Il titolo oggi costa : € 26,9 al 15/06/2015 e vedremo se ci ho preso ancora tra circa un mese.