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domenica 26 ottobre 2008

CHIARIMENTI SUL CALCOLO DELLE CURVE DI LIVELLO

CHIARIMENTI SUL CALCOLO DELLE CURVE DI LIVELLO

Si prenda in esame la seguente funzione:
z = x2 + y2 +2x – 4y – 3
Essa, in base a quanto detto, ha come curve di livello delle circonferenze tra di loro

concentriche esattamente nel punto Centro C (-1; 2). Per trovare le curve di livello (in
particolare il loro raggio), occorre attribuire dei valori a z e vedere il corrispondente valore
del raggio.

z = 0;

x2 + y2 +2x – 4y – 3 = 0 C (-1;2) r =v (1+4+3) = v8 (basta applicare la relazione
generica sul calcolo del raggio)
Diamo un altro valore a z:
z = 1;
x2 + y2 +2x – 4y – 3=1; da cui x2 + y2 +2x – 4y – 4=0
C(-1;2) r=v(1+4+4) = 3
Il raggio, dunque, cresce all’aumentare della quota z. E’ logico attendersi il contrario per

quote decrescenti.
z = -1
x2 + y2 +2x – 4y – 3= -1 da cui x2 + y2 +2x – 4y – 2=0
C(-1;2) r=v(1+4+2) = v7
Come si vede il raggio diminuisce. La domanda è: come facciamo a sapere quando la

circonferenza degenera (e non collassa come dice Mr Melloni!) in un punto (ovvero nel suo

centro). Dobbiamo fare infiniti tentativi? No, calma, ragioniamo insieme:
affinchè la circonferenza sia rappresentata solo dal suo centro è necessario che il raggio sia
nullo (uguale a zero)


allora r = v((a2/4) +(b2/4)-c) e deve essere uguale a zero

Ripartiamo dalla stessa funzione e ricordiamoci che il nostro obiettivo è cercare il valore di
z per il quale r è zero.
x2 + y2 +2x – 4y – 3=z Portiamo dall’altra parte z (che è un numero, non dimenticatelo)



x2 + y2 +2x – 4y – 3 – z =0
a = 2 b = -4 c = -3-z (ovvero tutti i termini noti non davanti a x e y)
r = v(1+4+3+z) = 0 (il raggio deve essere uguale a zero!!!)
si ottiene 8 + z = 0 da cui z = -8
Cosa significa il risultato che abbiamo ottenuto? Che quando poniamo z = -8 si ottiene

raggio zero e circonferenza che degenera in un punto.
Verifichiamo e poniamo z = -8
x2 + y2 +2x – 4y – 3 = -8 da cui x2 + y2 +2x – 4y +5 = 0
C (-1; 2) r = v (1+4-5) = v0 = 0
I conti, come previsto, tornano. (Perché avevate dubbi? Ahah)
Se avete bisogno di chiarimenti, sono a vostra disposizione.
Tutti i diritti riservati

giovedì 23 ottobre 2008

analisi degli indici di bilancio


ANALISI DI BILANCIO PER INDICI

(Prof. A. SCHIRRIPA©)



Riepilogo concettuale


Flusso gestione reddituale
Aumento di debiti a lungo termine
Aumento di capitale proprio
Cessione di immobilizzazioni

F O N T I

I M P I E G H I

Rimborsi debiti a lungo temine
Riduzione di capitale proprio
Acquisto di immobilizziomi

Aumento di attività a breve

Diminuzione di passività a breve

VARIAZIONI
POSITIVE DI
C C N
VARIAZIONI
NEGATIVE DI
C C N
Diminuzione di attività a breve
Aumento di passività a breve

Lo schema sopra indicato illustra come i flussi finanziari, fonti ed impieghi, contribuiscono alla variazione del capitale circolante netto e come queste variazioni si sono distribuite tra le diverse poste del CCN.
Il rendiconto finanziario delle variazioni di capitale circolante netto
Il rendiconto finanziario delle variazioni di capitale circolante netto riepiloga quanto indicato nello schema concettuale sopra riportato. Il rendiconto finanziario è suddiviso in due parti e ciascuna parte in due sezioni. La prima parte riepiloga i flussi finanziari suddividendoli in fonti di finanziamento ed impieghi. La seconda parte evidenzia come i flussi finanziari hanno modificato i singoli elementi attivi e passivi del capitale circolante netto.


Rendiconto finanziario delle variazioni di capitale circolante netto
SEZIONE I - Dimostrazione delle fonti e degli impieghi
F O N T I
I M P I E G H I

Gestione reddituale

Diminuzioni di immobilizzazioni

Aumenti di passività consolidate

Aumenti di capitale proprio



Aumenti di immobilizzazioni

Diminuzioni di passività consolidate

Diminuzioni di capitale proprio
SEZIONE II - Variazioni negli elementi del capitale circolante netto
VARIAZIONI POSITIVE
VARIAZIONI NEGATIVE

Aumenti di attività correnti

Diminuzioni di passività correnti


Aumenti di passività correnti

Diminuzioni di attività correnti
Riepilogo
+ Totale delle variazioni positive
- Totale delle variazioni negative
= Variazione del capitale circolante netto




Fasi dell'analisi per flussi
L'analisi per flussi si svolge in diverse fasi di seguito indicate:
c)Predisposizione tabella con l'indicazione delle variazioni positive e negative delle singole poste del capitale circolante netto (variazioni di Ab e variazioni di Pb);
d)Determinazione del flusso generato dalla gestione reddituale;
e)Ricostruzione dei mastri accesi agli impieghi ed alle fonti a lungo termine (I, PC, CP) ed individuazione delle fonti e degli impieghi;
f)Riepilogo dei flussi e delle variazioni di CCN nel rendiconto finanziario rispettivamente nelle sez. I e sez. II;
g)Analisi dei flussi indicati nel rendiconto finanziario.






FLUSSI DI CASSA O DI LIQUIDITA'

Mentre i flussi di capitale circolante netto hanno per oggetto le variazioni che in un dato periodo amministrativo avvengono nel "fondo" costituito da tutte le attività correnti (Ab) e le passività correnti (Pb), i flussi di cassa o di liquidità hanno per oggetto le variazioni intervenute nel "fondo" costituito da: denaro in cassa e presso banche (Li).

Per comprendere meglio quanto verrà detto successivamente si rifletta sulla seguente equazione e sui successivi passaggi:

Impieghi = fonti
Ab + I = Pb + CP + PC
Li + Ld + D + I = Pb + CP + PC
Li = Pb + CP + PC - Ld - D - I

Quindi se le liquidità corrispondono alla somma algebrica (+/-) degli altri raggruppamenti, allora anche la variazione delle liquidità immediate corrisponde alla somma delle variazioni degli altri raggruppamenti.
Anche per il capitale circolante netto (CCN) avviene la stessa cosa, il CCN corrisponde alla somma algebrica dei raggruppamenti che non lo costituiscono (PC, CP, I) e le variazioni del capitale circolante netto corrisponde alle variazioni degli altri raggruppamenti.

Flusso di liquidità connesso alla gestione reddituale
Si chiama anche "cash flow operazionale" e si determina come segue:
+/- reddito esercizio
+ ammortamenti
+ accantonamenti a fondi rischi ed oneri (al netto degli utilizzi) rettifiche che
+ TFR che ha incrementato i debiti per TFR non hanno
+ Minusvalenze effetto sulla
- Plusvalenze liquidità
- incrementi di immobilizzazioni per lavori interni
+ diminuzioni (- Aumenti) crediti correnti e ratei e risconti attivi variazioni
+ diminuzioni (- Aumenti) rimanenze di magazzino attività e pas-
- diminuzioni (+Aumenti) di debiti correnti e ratei e risconti passivi sività correnti

Flusso di cassa (cash flow)
Il cash flow è il flusso di cassa che si ottiene come differenza tra le entrate e le uscite monetarie che si sono verificate nel corso di un esercizio. Se il flusso è positivo, se cioè le entrate sono state superiori alle uscite si parla di "cash inflow", al contrario se le uscite sono state superiori alle entrate e di conseguenza la liquidità si è ridotta si parla di "cashflow"




Nota:
Le variazioni di PC (passivo consolidato), CP (capitale proprio) e I (immobilizzazioni) sono si quelle positive che negative, pertanto sommando il flusso della gestione reddituale si giunge a determinare la variazione di CCN.
Alla variazione di CCN che si trova anche nel rendiconto finanziario si aggiungono algebricamente le variazioni di Ld (liquidità differite), di D (disponibilità) e di Pb (passivo corrente).

Attenzione: questi appunti sono dati in concessione agli alunni della V serale Bodoni di Parma, ne é vietata la pubblicazione ed il commercio senza espressa autorizzazione del proprietario A.S©

martedì 14 ottobre 2008

Verifiche di ottobre

Per il 31 ci sarà la verifica di storia
Per giovedì 30 ci sarà verifica di inglese
martedi 28 matematica
lunedì 3 novembre italiano sul neoclassicismo

venerdì 10 ottobre 2008

L'Europa dopo il Congresso di Vienna

Il congresso di Vienna


L'italia dopo il congresso di Vienna:
Dopo l’abdicazione* (Rifiuto, abbandono del potere// contr: accettazione) di Napoleone si riunì a Vienna nell’ottobre 1815 un Congresso al quale parteciparono i più potenti sovrani ed uomini politici d’Europa,che rappresentavano l’Austria, la Francia, l’Inghilterra, la Russia e la Prussia. Il Congresso si proponeva di restaurare (ossia ristabilire) in Europa la situazione politica precedente alla Rivoluzione Francese,dopo gli sconvolgimenti* (Turbamento, scompiglio, confusione) provocati da Napoleone. Per questo motivo il periodo che segue dal 1815 al 1830 fu poi detto Eta’ della Restaurazione. Il Congresso si ispirò* (ispirarsi=prendere come modello) ad alcuni principi:
a) il principio di legittimità* ( valido, fondato, l’essere legittimo) per cui gli stati venivano ridati* (dare in dietro, rendere, restituire) ai legittimi* (secondo la legge, leciti) sovrani.
b) il principio di equilibrio* ( condizione di uguaglianza, parità di forza e potere) tra le grandi potenze al fine di favorire* (sostenere; incoraggiare, favorire) la pace.
c) il criterio * ( regola, principio ) di costituire intorno alla Francia una barriera* (sbarramento, steccato che limita o chiude un passaggio o segna un confine) di Stati cuscinetto* ( che isola, che fa da protezione ) per impedire* (rendere impossibile, contrastare efficacemente) il ritorno di ambizioni francesi di dominio* (potere, supremazia) sull’Europa.
Il Congresso di Vienna, anche se è vero che assicurò all’Europa un periodo di pace,non tenne però in nessun conto la volontà dei popoli e il principio di nazionalità diffusosi* (= che si era diffuso, esteso, che era diventato sempre più conosciuto) dopo la Rivoluzione Francese. Popoli e Stati furono trattati come merci
1.2. La Santa Alleanza
Nel Settembre 1815 gli imperatori di Russia ed Austria ed il re di Prussia avevano stipulato(fatto ) il patto della Santa Alleanza che impegnava i sovrani ad aiutarsi reciprocamente* (l’un l’altro) in nome della fratellanza cristiana; in realtà questo patto nascondeva precisi fini politici, affermando il principio di intervento per il quale gli stati contraenti* (che hanno contratto cioè fatto un patto) erano autorizzati ad intervenire militarmente ogniqualvolta delle insurrezioni (rivolte) minacciassero* (minacciare = mettere in pericolo) la sistemazione data all’Europa dal Congresso di Vienna.
1.3. Il governo dei sovrani “restaurati”
I sovrani “restaurati” ( rimessi sul trono ), convinti di poter cancellare gli anni della dominazione ( dominio, potere) francese e le idee da essa diffuse (sparse largamente), come se non fossero mai esistite, ristabilirono (misero a posto) l’assolutismo monarchico ( la monarchia assoluta*)ed i privilegi della nobiltà e del clero. Furono abolite (tolte) tutte le libertà civili , come la libertà di opinione, di parola e di stampa, la libertà di associazione e di riunione. Fu instaurato (messo) un regime (sistema politico) di controllo poliziesco contro ogni forma di opposizione (andare contro) ed una rigida (forte,dura) censura contro tutte le pubblicazioni che contenessero idee rivoluzionarie.(che hanno cambiato la storia)

L'Italia dopo il Congresso:
a) Sistemazione politica . L’Italia fu divisa in numerosi stati,la maggior parte dei quali sotto il controllo diretto o indiretto dell’Austria :
REGNO DI SARDEGNA (Piemonte,Liguria,Sardegna) sotto la dinastia* (serie di re della stessa famiglia) dei SAVOIA. Era l’unico stato relativamente autonomo,anche perchè era uno degli stati “cuscinetto” posto a controllo dei confini (quelli che dividono gli stati) della Francia. Ad esso era stata annessa (unita) la scomparsa (che non c’è più ) Repubblica di Genova.
REGNO LOMBARDO-VENETO sotto il dominio diretto dell’Austria, governato da un vicerè.(chi governa in nome del re) Ad esso era stata annessa la scomparsa Repubblica Veneta.
DUCATO DI PARMA E PIACENZA governato da Maria Luisa d’Austria,moglie di Napoleone e figlia dell’imperatore d’Austria.
DUCATO DI MODENA E REGGIO governato da Francesco IV d’Asburgo-Este.
GRANDUCATO DI TOSCANA governato da Ferdinando III d’Asburgo-Lorena
STATO DELLA CHIESA (Lazio,Umbria,Marche,Romagna) restituito al Papa Pio VII che riconosceva all’Austria il diritto di controllo sul suo territorio.
REGNO DELLE DUE SICILIE (Italia Meridionale) sotto Ferdinando I di Borbone che aveva stretto con l’Austria un patto di alleanza.
b) Situazione economica L’Italia continua ad essere un paese essenzialmente (prevalentemente, in maggioranza) agricolo. La progressiva (continua) scomparsa del sistema feudale(del feudo) provoca da una parte il diffondersi della proprietà borghese e dall’altra la perdita di assistenza da parte del loro signore per i contadini ed il peggioramento delle loro condizioni di vita. Intanto verso la metà del sec.XIX si ebbero nell’Italia del Nord i primi segni della Rivoluzione Industriale ostacolata però
1) dal frazionamento politico che dava luogo alla presenza di dogane (sbarramenti tra gli stati) le quali provocavano un aumento dei costi delle merci e nello stesso tempo impedivano (ostacolavano) la costruzione di ferrovie (dove passano i treni) attraverso i vari stati.
2) dall’Austria che impose (stabilire come obbligo) gravi oneri fiscali ( tasse molto alte ) ed impedì l’importazione di macchine a vapore dall’Inghilterra subordinando (far dipendere una cosa da un’altra) lo sviluppo industriale dell’Italia a quello dei paesi al di là delle Alpi. Pertanto il Risorgimento (rinascita, qui inteso come periodo storiconel quale l’Italia rinasce come Stato indipendente ) ebbe anche un aspetto economico: infatti unità d’Italia e indipendenza dall’Austria significava per la borghesia fare dell’Italia un paese industriale e realizzare un mercato unico,abbattendo (togliendo) le barriere doganali e costruendo ferrovie.

Scalica il formato.DOC completo

giovedì 2 ottobre 2008

Completiamo l'opera della versione in pdf delle lezioni del Prof. G.F.
Basi di Dati (qui)
MySql (qui)
fatemi sapere se ci sono problemi con il Download because the time is time

Freemind: un generatore di mappe mentali

Ho scaricato da questo sitoil programma freemind.
E' un generatore grafico di mappe mentali, molto intuitivo e con pochi comandi ma di una certa utilità.
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