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venerdì 24 luglio 2015

Investire in titoli ciclici

Anche il maxi-rimbalzo delle Borse europee, e in particolare di quella di Atene, è un segnale di ciò che potrà succedere se poi l’accordo tanto atteso si dovesse davvero concretizzare.
Finora, ha calcolato Il Sole 24 Ore, i listini europei hanno perso circa 600 miliardi in termini di capitalizzazione rispetto ai massimi raggiunti in primavera. Non tutta la responsabilità di questo tracollo, va detto, è da addossare alla crisi greca: c’è anche da considerare il generale rialzo dei tassi di interesse dei titoli di Stato dovuto alla crescita delle attese sull’inflazione e sulla crescita europea, che a sua volta si ripercuote anche sulle azioni.
 Più un titolo free risk come il bund aumenta di rendimento e più infatti si riduce la convenienza a investire sull’azionario: calcolano gli analisti che a un aumento dell’1% del tasso del decennale tedesco corrisponda una contrazione nell’ordine del 10-12% del Dax, l’indice della Borsa di Francoforte.

Per questo è forse da escludere, almeno nel breve termine, un ritorno ai massimi degli scorsi mesi, anche se notizie positive sulla crescita economica e soprattutto degli utili aziendali europei potrebbero fornire una spinta ulteriore significativa al di là della questione greca. Uno studio di Ubs sui movimenti dei propri clienti mostra come nelle ultime 4 settimane i flussi di investimento verso l’Europa si siano praticamente azzerati, anche a causa dell’incertezza provocata dalla vicenda di Atene.
 Ciò che è importante, rileva però la stessa Ubs, è che gli investitori hanno continuato comunque a preferire i titoli dei settori ciclici (tecnologici, chimici, industriali, grande distribuzione e banche), consci che l’affaire Grecia non potrà frenare la ripresa: una tendenza che a maggior ragione potrebbe proseguire nel caso di accordo.


martedì 16 giugno 2015

Grexit -GIUGNO 2015

Stiamo aspettando fine mese di giugno per sapere cosa deciderà l'Europa di Bruxelles in occasione della tanto paventata uscita della Grecia dal sistema Euro.
Ma vediamo velocemente la situazione:

Risultati immagini per partenone

Tsipras non può accettare le richieste esose della Ue perchè gli farebbero perdere qualunque tipo di elezioni e soprattutto non sarebbe giusto per il popolo greco tagliare ancora la spesa dell'1,5% anno.
E quindi non accetterà nessun tipo di accordo dalla Ue.

Il fabbisogno corrente greco per fare funzionare la macchina statale è poco più di 300 mld di €: una cifra cosi piccola si potrebbe reperire anche sul mercato secondario tanto amato dai piccoli risparmiatori e dai fondi di investimento, anche trascinato dalla promessa di lauti interessi (oltre il 10%),

L'economia greca ne risentirebbe in positivo in quanto è una economia chiusa per il 75% e per il restante costruita  sul turismo che avrebbe solo di guadagnato a ritornare alla Dracma e ad una pesante svalutazione.
Quindi possiamo certo affermare che la scelta in titoli governativi greci è un ottimo investimento visto nel medio periodo: massimo cinque anni di orizzonte.

lunedì 15 giugno 2015

Comprate le Salvatore Ferragamo (consiglio spassionato)

Quando una persona diventa ragioniere ha fondamentalmente due strade:


  1. fregarsene del diploma ed avviare la sua vita verso un futuro più promettente.
  1. diventare ragioniere nel sangue e nella testa e cominciare la vita da scrivania.

Vivere una vita da scrivania non vuole necessariamente significare un posto di lavoro in ufficio, ad esempio io sono nel commercio da trent'anni e sono principalmente sulla vendita, ma una vita da scrivania significa avere la scrivania dentro di se.
Vuole dire sognare la scrivania, sognare la lettura del quotidiano appena arrivati in ufficio ed aprire le carpette e sbrigare le "pratiche"... la sonorità di questa parola rievoca tempi andati, ormai lontani, qualcosa di polveroso racchiuso in carpette avana...
E soprattutto leggere il Sole24.
Ed ecco quindi che mi permetto di consigliarvi un titolo da acquistare per il vostro portafoglio:7
Salvatore Ferragamo.Ecco come si presenta:


L’effetto cambi si fa sentire sull’andamento di Salvatore Ferragamo nel primo trimestre dell’anno. Il gruppo del lusso italiano ha registrato nel periodo un incremento dei ricavi consolidati del 10% a 327 milioni di euro (+2% a cambi costanti), con un contributo particolarmente positivo del mercato americano e di quello asiatico. Nel primo caso l’aumento del fatturato è stato pari al 16,2% (+2,6% a cambi costanti) a 74 milioni di euro, pari al 22,6% dei ricavi totali. L’Europa vale un po’ di più (26,1% in calo dal 28,1% del 2014), ma ha avuto una crescita più contenuta con un +1,5% a 85,281 milioni (+0,6% a cambi costanti). Il primo mercato per il gruppo resta l’Asia Pacifico con il 36,6% del fatturato totale. Nell’area Ferragamo ha registrato nei primi tre mesi dell’anno un incremento dell’11% dei ricavi a 119,86 milioni (+0,2% a cambi costanti). Positiva anche l’evoluzione delle vendite in Giappone, con un +4,8% (+5,7% a cambi costanti) a 31,8 milioni (pari al 9,7% del fatturato consolidato), mentre in Centro e Sud America il balzo è stato del 27,6% (+18,7% a cambi costanti) ma con numeri assoluti ancora contenuti a 16,2 milioni (5% dei ricavi totali).

In miglioramento anche i parametri della redditività. Il risultato operativo lordo (Ebitda) nel periodo è aumentato del 16% a 61 milini di euro, con un’incidenza sui ricavi salita al 18,7% dal 17,7% dello stesso periodo del 2014. L’utile netto si è così attestato a 31,8 milioni con un incremento del 17% sul primo trimestre dell’anno precedente. A fronte dell’andamento del primo trimestre, in assenza di particolari turbative di mercato, il gruppo stima un «ulteriore crescita anche per il 2015», ha sottolineato la società.
A livello patrimoniale, poi, a fine marzo il gruppo aveva un capitale circolante netto di 309 milioni (+22%). In crescita anche gli investimenti, saliti del 26% a 12 milioni «principalmente riconducibili alle attività di apertura di nuovi punti vendita e di ampliamento e rinnovamento di quelli esistenti, nonché al proseguimento dei progetti di integrazione logistica e digitale (ProgettoMarlin e E-commerce)» si legge in una nota. A fine marzo l’indebitamento finanziario netto si era ridotto a 34 milioni dai 49 milioni di fine dicembre 2014, «grazie alla significativa generazione di cassa, infatti, nel corso dei primi tre mesi del 2015 il Gruppo ha generato un flusso di cassa operativo pari a 45 milioni di euro, rispetto ai 16milioni di euro dello stesso periodo del 2014».
Il titolo Ferragamo ieri ha chiuso in rialzo del 2,59% prima della diffusione dei risultati, portando così il saldo degli ultimi sei mesi in positivo del 50%.
Il titolo oggi costa : € 26,9 al 15/06/2015 e vedremo se ci ho preso ancora tra circa un mese.